Cosa è il dispacciamento dell’energia elettrica? I grandi tralicci dell’alta tensione!
La gestione dei flussi di energia sulla rete si chiama dispacciamento.
L’energia elettrica non si può immagazzinare. E’ quindi necessario produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dall‘insieme dei consumatori (famiglie e aziende) e gestirne la trasmissione in modo che l’offerta e la domanda siano sempre in equilibrio, garantendo così la continuità e la sicurezza della fornitura del servizio.
La gestione di questi flussi di energia sulla rete si chiama dispacciamento.
L’attività del dispacciamento è svolta da Terna, e richiede il monitoraggio dei flussi elettrici ed è molto complesso perchè istante per istante la rete deve essere in equilibrio: produzione, trasmissione e consumo.
La gestione in tempo reale del nostro sistema elettrico, interconnesso con quello europeo, viene svolta attraverso un sistema di controllo altamente tecnologico, che fa capo al Centro nazionale di controllo, il cuore del sistema elettrico italiano dove, in un “bunker” dell’energia con oltre 100 schermi di controllo e un wallscreen di 40 metri quadrati, monitora 293 linee, tra cui 9 interconnessioni con l’estero, 3 cavi sottomarini e 281 linee nazionali a 380 kV.
(fonte terna)
Il Dispacciamento ha un costo in bolletta?
Certo il dispacciamento ha un costo in bolletta! Il costo è nella componente energia e prendo il nome di componente PD: (Prezzo Dispacciamento) Copre il costo del servizio che garantisce, in ogni momento della giornata, l’equilibrio tra l’energia complessivamente immessa nelle reti elettriche e l’energia complessivamente prelevata dai clienti finali.
Si applica all’energia consumata (euro/kWh).